01/12/2015 - 00:14

Amianto: Anci, bene testo unico ma da subito risposte per i territori

“Oggi si apre un orizzonte diverso rispetto al disastro Amianto. Un disastro annunciato, al quale finalmente sembra che il Governo e l’organo legislativo stiano dedicando una nuova sensibilità” così oggi Maurizio Mangialardi Sindaco di Senigallia e Presidente di ANCI Marche, delegato dal Presidente Fassino ad intervenire all’Assemblea nazionale sull’Amianto, organizzata dal Presidente della Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali, Senatrice Camilla Fabbri, iniziativa preparatoria di un ‘Testo Unico’ sull’amianto.
“E’  dal 1992 – ha aggiunto Mangialardi - che l’Amianto è al bando nel nostro Paese,  ma la   gestione  della fase di dismissione a distanza di oltre vent’anni rimane ancora una questione aperta;  si tratta di un’emergenza da trattare, come sottolineato dal Ministro Orlando presente all’evento, come “urgenza” – sottolinea il Sindaco di Senigallia -  visto che la stima per difetto delle vittime per neoplasie dovute all’amianto è di almeno 4mila  decessi e il dato è atteso in crescita con picchi tra il 2020 e il 2025. Occorre dare risposte ai diversi punti aperti. Come ANCI abbiamo messo in piedi una Rete nazionale delle Città dell’Amianto (Città AmiantoZero), termine terribile solo da citare, per individuare i punti aperti che da tempo stiamo sottoponendo agli organi di Governo, giacché il Piano Nazionale Amianto, varato nel 2013 a seguito  della Conferenza Nazionale Amianto di Venezia  di novembre  2012, non è stato ancora di fatto avviato”. 

“Occorre un censimento completo ed omogeneo della presenza di Amianto su tutto il territorio, ma anche una rete nazionale di impianti capaci di accogliere i materiali di risulta dalle attività di bonifica e una revisione del sistema di governance, oltre ad un serio programma pubblico di ricerca clinica” – ha affermato nel corso del suo intervento Concetta Palazzetti, Sindaco di Casale Monferrato e fra i Comuni più attivi della rete ANCI “serve poi in primo luogo escludere dal vincolo del patto di stabilità le somme destinate a bonifica e messa in sicurezza”

“Il nostro Comune ad esempio -  sottolinea Palazzetti grazie agli interventi fattivi dell’ultimo Governo ha potuto beneficiare di somme significative per gli interventi indispensabili per il territorio, e con il decreto Sblocca Italia è stata anche disposta l’esclusione di queste somme dal patto. Peccato però che ad oggi le somme del 2015 siano state solo parzialmente assegnate dalla Regione al Comune e quindi con il 2016 saremo nuovamente bloccati da questi limiti amministrativi, ai quali ci auguriamo si possa mettere mano con la prossima legge di Stabilità”.

“I Sindaci – ha concluso il rappresentante ANCI - sono le autorità che rispondono della salute dei propri concittadini ai quali sono dovute le risposte per gli interventi di bonifica, che non riguardano i soli siti ma le città intere, case, scuole, strade e i luoghi frequentati quotidianamente dalle comunità. Serve quindi uno scatto in avanti,  come ANCI abbiamo proposto da tempo l’avvio di un tavolo interistituzionale  in  Conferenza Unificata, luogo deputato a lavorare per soluzioni condivise da tutti i diversi livelli di governo per avviare da subito tutte le iniziative per una immediata e coerente gestione delle problematiche relative all’amianto, a partire da snellimento amministrativo, per recuperare il tempo perso”. 
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile