01/01/2013 - 01:00

Ambiente: semplificazione delle valutazioni d'impatto ambientale

Per consentire alle autorità degli Stati membri e ai promotori di gestire più agevolmente le conseguenze ambientali dei progetti edilizi, la Commissione ha riunito tutta la legislazione UE vigente che disciplina le valutazioni d'impatto ambientale. La direttiva sulla valutazione d'impatto ambientale (VIA) iniziale e le sue tre successive revisioni sono state raggruppate dando luogo ad una versione più compatta, tradotta in modo chiaro e di agevole consultazione che entra in vigore oggi.
Il Commissario responsabile per l'Ambiente, Janez Potočnik, ha dichiarato: "La direttiva VIA è uno strumento importante per affrontare le questioni ambientali legate ai progetti edilizi. Le modifiche mirano a semplificare il formato della direttiva rendendola più chiara sotto il profilo giuridico, accessibile e più facile da applicare. La presente iniziativa rientra nel riesame della direttiva VIA, un processo avviato nel 2010 che mira a rafforzare la tutela ambientale nell'ambito della direttiva riducendo nel contempo gli oneri amministrativi." Questa "codificazione" rientra nel processo di semplificazione della legislazione dell'UE. Ciò significa che la direttiva VIA e tutte le sue successive modifiche costituiscono adesso un unico testo legislativo trasparente e di facile lettura, senza che sia stato apportato alcun cambiamento alle disposizioni originali. Analogamente alla legislazione vigente, la versione codificata è stata tradotta in tutte le lingue ufficiali dell'UE. Le traduzioni della nuova versione sono state rivedute per eliminare eventuali dubbi dovuti a formulazioni poco chiare o a errori linguistici.

Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno adottato la direttiva VIA codificata il 13 dicembre 2011, e il testo è stato pubblicato il 28 gennaio 2012 (Direttiva 2011/92/UE). La valutazione di impatto ambientale è una procedura volta a garantire che le conseguenze ambientali dei progetti edilizi - ad esempio dighe, autostrade, aeroporti, impianti industriali e infrastrutture energetiche - siano valutate e considerate prima che l'autorità competente dello Stato membro decida in merito all'approvazione di tali progetti. I principi comuni per la valutazione ambientale di singoli progetti pubblici e privati sono stati inizialmente definiti nella direttiva VIA del 1985, modificata nel 1997, nel 2003 e nel 2009. Il processo di revisione della direttiva VIA si concluderà nella seconda parte del 2012, quando la Commissione presenterà una proposta di revisione della direttiva codificata. I cambiamenti si concentreranno sul contenuto della direttiva, piuttosto che sulla sua forma.

Lo scopo della direttiva VIA è assicurare che i progetti che potrebbero avere un effetto rilevante sull'ambiente siano adeguatamente valutati prima di essere approvati. Pertanto, prima di autorizzare la realizzazione di un progetto, vengono individuati e valutati i suoi eventuali impatti ambientali. I promotori possono quindi adeguare i progetti al fine di minimizzare gli impatti negativi prima che si verifichino o le autorità competenti possono subordinare l'approvazione del progetto all'introduzione di misure di attenuazione. La direttiva garantisce la partecipazione del pubblico, sin dalle prime fasi, alle procedure decisionali in materia ambientale. Nel corso della valutazione di un progetto le parti interessate sono costantemente informate e possono pronunciarsi sulle proposte dei promotori; in questo modo le autorità competenti e i promotori adottano le decisioni con cognizione di causa.
Tommaso Tautonico
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