01/01/2013 - 01:00

Ambiente: nasce a Roma Low Impact

In Italia quasi 7 aziende su 10 hanno a cuore il rispetto dell'ambiente e più della metà non ritiene che esistano certificazioni adeguate. Manca un'efficace comunicazione delle azioni green.
Sono questi i risultati dell'attività di ricerca presentati da Low Impact, associazione nata per creare un punto d'incontro tra aziende, istituzioni e cittadini che dimostrino di adottare comportamenti virtuosi nel rispetto dell'ambiente. Cresce in Italia la sensibilità delle aziende verso i temi della sostenibilità ambientale: il 66,7%, quasi 7 aziende su 10, adotta politiche e pratiche rispettose dell'ambiente. È il dato presentato oggi presso la Camera dei Deputati dall'associazione Low Impact, emerso dalla ricerca condotta da Popai Italia Associazione Internazionale di Retail Marketing su un campione di 180 aziende.

Nelle aziende eco-friendly, l'attenzione è rivolta principalmente verso politiche virtuose di risparmio energetico e l'utilizzo di materiali ecocompatibili (60% del totale), oltre alla gestione differenziata della raccolta dei rifiuti (56,7% del totale). Il 41,2% delle aziende "green" ha acquisito certificazioni ambientali. Una considerevole parte (il 58%) non lo ha fatto perché non ritiene che esistano certificazioni adatte per la propria azienda. Le motivazioni sono varie: il 21,4% ritiene che siano troppo impegnative, il 14,3% troppo costose. Il 26,5% delle aziende che ha adottato pratiche virtuose e rispettose dell'ambiente lo ha fatto per strategie di branding, il 17,6% invece per adeguamento al mercato e alla concorrenza. Tra le aziende che hanno comunicato le azioni green intraprese (54,8%), la totalità di esse è convinta dei risultati positivi generati.

Lo scopo principale di Low Impact, associazione senza fini di lucro, è quello di costituire un punto di riferimento autorevole capace di valutare e comunicare le azioni green svolte da aziende e istituzioni. Per entrare in Low Impact bisogna rispettare i codici di autoregolamentazione elaborati dall'Associazione. Si tratta di disciplinari, validati da un comitato scientifico di alto prestigio, formato da accademici, tecnici ed esperti in materia ambientale. Nei disciplinari sono contenute indicazioni concrete di azioni da intraprendere in relazione ad un'ampia gamma di settori : produzione e/o risparmio di energia, risparmio idrico, corretta gestione dei rifiuti, utilizzo di materiali ecocompatibili, gestione della mobilità, sensibilizzazione al risparmio ambientale, riduzione e ottimizzazione dei trasporti, ottimizzazione in fase di produzione. L'etichetta Low Impact simboleggia per aziende e istituzioni associate, la sensibilità sul tema del risparmio e della promozione ambientale, l'impegno a contribuire alla diffusione di tali principi, la partecipazione ad una grande community.
Tommaso Tautonico
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