07/06/2014 - 12:30

Ambiente: la battaglia del Parlamento europeo contro il cambiamento climatico

"Alza la voce, non il livello del mare" è stato il motto della Giornata Mondiale dell'Ambiente di quest'anno, tenutasi il 5 giugno scorso e dedicato alle piccole isole e il cambiamento climatico.
Il Parlamento europeo è sempre stato in prima linea nella risposta del mondo al riscaldamento globale, adottando una legislazione per ridurre le emissioni di gas serra e guidando l'UE verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Per combattere il riscaldamento globale, l'UE e il mondo hanno cercato di ridurre le emissioni di gas serra. Nel solo ultimo anno, il Parlamento ha passato misure per promuovere il risparmio energetico, le norme per ridurre le emissioni di CO2 dovute al trasporto stradale, l'etichettatura energetica obbligatoria per gli elettrodomestici, norme più severe per i gas fluorurati dell'aria condizionata e i congelatori.

Il Parlamento ha inoltre sostenuto lo sviluppo dei biocarburanti di seconda generazione e prevede di congelare la vendita all'asta di alcuni permessi sullo scambio europeo di emissioni di CO2 al fine d'incoraggiare l'innovazione e le basse emissioni di carbonio. I deputati hanno sostenuto i progetti per ridurre l'uso dei sacchetti di plastica di almeno l'80 % entro il 2019. Il Parlamento sostiene degli obiettivi climatici più ambiziosi e vincolanti sia nell'UE che nel resto mondo. Nel mese di febbraio, i deputati hanno chiesto una riduzione del 40% delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 1990, un obiettivo del 30% per le energie rinnovabili ed un obiettivo del 40% di efficienza energetica entro il 2030. Hanno anche richiesto all'Unione europea di mostrare una maggiore ambizione nelle trattative per il nuovo trattato globale sui cambiamenti climatici, che dovrebbe essere adottato alla Conferenza sul clima di Parigi nel dicembre 2015.
Marilisa Romagno
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