01/01/2013 - 01:00

Ambiente: i boschi, "miniere" di sviluppo sostenibile

Nella Giornata nazionale dell'albero, la Cia ricorda l'importanza ambientale ed economica degli 11 milioni di ettari boschivi che ricoprono la Penisola.
In Italia le risorse forestali sono un bene prezioso. Circa il 35 per cento del territorio nazionale è ricoperto di alberi. E a questi 11 milioni di ettari di bosco dobbiamo moltissimo. Sono l'aria, l'acqua, la terra, il clima: producono l'ossigeno che respiriamo, contribuiscono alla tutela della biodiversità, svolgono un ruolo fondamentale nella conservazione delle risorse idriche e del suolo e funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio. Ad affermarlo è la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione della Giornata nazionale dell'albero.

Sempre più centrali nell'ambito dello sviluppo rurale e territoriale, nella tutela dell'ambiente e delle risorse naturali, i boschi -continua la Cia- hanno un valore essenziale per il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile globale. La loro corretta gestione, inoltre, contribuisce a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, dell'inquinamento e dei dissesti idrogeologici. Per di più, rappresentano insieme all'agricoltura una delle principali risorse economiche per lo sviluppo delle aree rurali e montane. Ed è proprio il settore primario a svolgere un ruolo fondamentale nella protezione di queste "miniere" di diversità biologica, fungendo da "guardiano" delle attività antropiche e valorizzando così il ruolo degli alberi come regolatori degli ecosistemi.

Le prime azioni di politica forestale dirette al territorio -ricorda la Cia- sono state quelle inserite all'interno della Politica agricola comune. Alla fine degli anni novanta è stata approvata la Strategia forestale dell'Unione europea: un documento programmatico comune ai Paesi membri, necessario anche per raggiungere gli impegni internazionali presi in materia di foreste (Rio de Janeiro nel 1992). Nel tempo, le politiche forestali hanno assunto sempre più un ruolo rilevante e integrato con il settore agricolo. Nella Pac post 2013, che è attualmente in fase di discussione a Bruxelles, nei piani di sviluppo rurale c'è posto per una serie di misure rivolte al settore forestale, che risulta così più integrato con le altre componenti dello sviluppo e della gestione del territorio.

Marilisa Romagno
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