01/01/2013 - 01:00

Alta radioattività a 40Km da Fukushima, evacuare la zona

Nel villaggio di Iitate, a 40 km a Nord-Ovest della centrale di Fukushima, la squadra di radioprotezione di Greenpeace ha trovato livelli di contaminazione fino a 10 micro Sievert per ora (µS/h). Il villaggio è 20 km oltre la zona ufficiale di evacuazione ma la radioattività è tale che la popolazione, soprattutto donne in attesa e bambini, deve essere subito evacuata.
Gli esperti di Greenpeace hanno rilevato ieri a Iitate valori tra 7 e 10 µS/h: questi valori si riferiscono alla sola radioattività esterna e non considerano il rischio aggiuntivo causato da inalazione e/o ingestione di particelle radioattive. Il limite per la dose annua è di 1000 µS/h che viene superato, vivendo in quest'area, in circa cinque giorni.
"Le autorità giapponesi sanno perfettamente che qui la radioattività è così alta ma non fanno niente per proteggere gli abitanti né per informarli dei rischi che corrono - afferma Jan van de Putte, esperto di radioprotezione della squadra di Greenpeace - Stare a Iitate non è sicuro, specialmente per i bambini e le donne in attesa: qui si accumula una dose pericolosa di radiazioni in pochi giorni. E, se si aggiunge la contaminazione da ingestione e inalazione, i rischi sono ancora più alti".

Mentre ci sarebbero ancora duemila persone nell'area di massima esclusione, entro i 20 km dalla centrale, la credibilità del governo giapponese è scossa dalla notizia che il Primo Ministro sapeva del rischio di fusione del nocciolo dal primo giorno dell'incidente ma ha autorizzato lo scarico di vapore dal reattore solo due giorni dopo, aumentando probabilmente i danni al combustibile nucleare e al sistema di raffreddamento.
Greenpeace è particolarmente preoccupata per gli effetti che la ricaduta radioattiva avrà sulla popolazione locale. Un nuovo studio commissionato da Greenpeace Germania al Dr. Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, rivela che l'incidente alla centrale giapponese di Fukushima, iniziato lo scorso 11 marzo, ha già rilasciato abbastanza radioattività da essere classificato di livello 7, secondo la International Nuclear Event Scale (INES).

La quantità totale di radionuclidi di iodio-131 e cesio-137, rilasciata a Fukushima tra l'11 e il 13 Marzo 2011, equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come di livello 7 nella scala INES. 7 è il livello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in precedenza solo durante l'incidente a Cernobyl del 1986.
Greenpeace chiede alle autorità giapponesi di smetterla di preferire le politica alla scienza e di definire immediatamente zone di evacuazione intorno alla centrale di Fukushima in base ai valori di radioattività effettivamente presenti nell'area. Oltre a fare chiarezza sui reali rischi di questa crisi nucleare, ritiene che la migliore mossa per il Giappone e per tutti i governi, sia di smantellare subito le centrali nucleari e di investire in efficienza ed energie rinnovabili.
Link allo studio del Dr. Helmut Hirsch - http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/rapporti/fukushima-report/
Marilisa Romagno
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