01/01/2013 - 01:00

Allarme ecosistemi fluviali

Le catene alimentari dei fiumi e gli ecosistemi fluviali sono seriamente messi in pericolo dall'uomo e dai cambiamenti climatici.
Secondo uno studio pubblicato su Science da un gruppo di ricerca coordinato dall'americano John Sabo della Arizona State University in Tempe, i fiumi stanno attraversando una fase di crisi a causa dello sfruttamento umano (costruzione di dighe e prelievo di acqua per l'irrigazione) e dei cambiamenti climatici.

Questi fattori, seppure con diversi meccanismi, hanno effetti sulle catene alimentari fluviali.
Infatti viene alterata la portata d'acqua dei fiumi.
Alcuni dei corsi d'acqua diminuiscono di volume e si prosciugano; di conseguenza i livelli di ossigeno più bassi e le temperature più alte delle acque provocano la morte dei predatori in cima alla catena.
Può succedere che a causa di temporali violenti altri fiumi esondino.
Anche in questo caso la catena alimentare subisce una semplificazione in quanto le inondazioni eliminano alcuni componenti intermedi di essa; i pesci grandi che sono i maggiori predatori iniziano a mangiare prede che sono più in basso nella catena alimentare, portando alla diminuzione degli stessi predatori.

Le catene alimentari fluviali, che dipendono dal volume delle acque e dalla forza delle correnti, vengono quindi accorciate dal prosciugamento e dalle esondazioni.
Secondo gli esperti siccità e cambiamenti climatici influenzeranno sempre di più i fiumi mettendo in pericolo la gestione delle reti alimentari e il già fragile equilibrio della fauna fluviale.
 
Roberta Colella
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