01/01/2013 - 01:00

Al via la campagna AtHome, la casa sostenibile 3.0

AtHome la casa sostenibile 3.0 è un grande progetto per la scuola italiana che si propone di promuovere gratuitamente l'educazione ambientale in modo attivo e divertente nelle scuole secondarie di primo grado, coinvolgendo docenti ed alunni nell'acquisizione di conoscenze e nello sviluppo di comportamenti significativi per migliorare la cultura del risparmio energetico e il rapporto con l'utilizzo delle risorse in ambito domestico.
AT HOME è anche il primo progetto web per la scuola in Italia, pensato per coinvolgere in modo più stimolante il target dei giovani: collegandosi al sito http://scuola.hemmaikea.it/ gli studenti possono creare il loro robot-avatar personale che li aiuterà ad approfondire i temi del risparmio energetico e delle fonti alternative, l'attenzione all'uso dell'acqua, la gestione dei rifiuti e la raccolta differenziata, gli acquisti e lo stile di vita sostenibili; il tutto, naturalmente, in ambito domestico. Nel web è presente anche una sorta di registro virtuale per i docenti che, oltre ad approfondire conoscenze ed ottenere numerose proposte per attività da svolgere in classe con i loro alunni, potranno così anche verificare direttamente il loro apprendimento rispetto ai temi trattati.

L'obiettivo di AT HOME, infatti, è anche quello di offrire agli insegnanti strumenti che consentano loro di attivare metodiche innovative e creative per coinvolgere i loro studenti nel percorso di conoscenza della cultura della sostenibilità in casa. Tutto il materiale didattico è stato pensato per valorizzare le esperienze dei ragazzi, sviluppare la loro capacità di osservazione e per promuovere atteggiamenti e comportamenti responsabili in tutta la casa, dal soggiorno alla cucina, dal bagno alla camera da letto, dalla soffitta al garage. Il progetto comprende tre distinte fasi al fine di offrire ai docenti una vera e propria azione di tutoring e la possibilità di strutturare le attività all'interno del programma didattico: la prima che prevede la richiesta del kit per la formazione in aula, la seconda che richiede la creazione dei robot-avatar personali dei singoli studenti coinvolti, per terminare con la terza fase che vede i partecipanti impegnati in un vero e proprio gioco a premi, che avrà inizio il prossimo 2 aprile e a cui potranno partecipare tutte le classi iscritte. Ogni alunno sarà così chiamato a rispondere alle domande di un test interattivo tramite il proprio robot-avatar. Il punteggio della classe partecipante sarà calcolato oltre che in base alla correttezza delle risposte anche sulla velocità di compilazione. In palio buoni regalo da spendere nei negozi IKEA di tutta Italia. Solo grazie al passaparola tra gli insegnanti, dal primo di marzo ad oggi sono già 350 le classi delle scuole secondarie di primo grado in Italia ad essersi iscritte sul sito http://scuola.hemmaikea.it/, per avvalersi gratuitamente del progetto AT HOME.

"AT HOME è un progetto sperimentale che cerca di stimolare la formazione di una coscienza ecologica nei ragazzi attraverso l'utilizzo di nuovi linguaggi e strumenti informatici" afferma Vanessa Pallucchi, Responsabile Nazionale Legambiente Scuola e Formazione, "Una scommessa rivolta alle giovani generazioni ma che indirettamente coinvolge le famiglie per una riflessione sull'opportunità di assumere stili di vita più attenti alla sostenibilità ambientale, che mai come in questa epoca di crisi si coniuga anche con un maggiore risparmio economico. AT HOME, insomma, non è solo un gioco interattivo, ma è un percorso per una cittadinanza consapevole e responsabile a tutto campo". "La grande innovazione di At Home è sicuramente il web che, da abituale luogo di incontro e svago dei ragazzi, diventa strumento didattico" conferma Simona Merlino, responsabile dell'Ufficio promozione e sviluppo di Giunti Progetti Educativi, "Il progetto rappresenta quindi, nel panorama nazionale, un'importante occasione di apprendimento e di incontro sia per la generazione dei cosiddetti "nativi digitali", sia per gli insegnanti che, anche se meno esperti di computer, hanno l'opportunità di comunicare con i loro studenti utilizzando il loro linguaggio".
Marilisa Romagno
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