01/01/2013 - 01:00

"Agricoltori custodi della biodiversità"

Gli accordi agroambientali d'area per la tutela della biodiversità sono un modello da esportare nelle altre regioni e in Europa, migliorandone però la gestione in base ai risultati della sperimentazione in atto. Nelle Marche un esempio concreto di partecipazione degli agricoltori alla tutela delle aree naturali protette.
Coniugare agricoltura e tutela della biodiversità attraverso il coinvolgimento diretto degli agricoltori nella salvaguardia delle aree naturali protette grazie ai cosiddetti 'accordi agroambientali d'area per la tutela della biodiversità': è il modello promosso dalla Regione Marche ed attuato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini in collaborazione con il WWF, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, per un'agricoltura sostenibile ed amica della biodiversità. Il modello marchigiano, presentato a Bari in occasione di 'Mediterre', il cantiere euromediterraneo della sostenibilità promosso dalla Regione Puglia e Federparchi, è per il WWF un esempio su come utilizzare in modo efficiente ed efficace le risorse finanziarie messe a disposizione per la tutela della biodiversità dall'Unione Europea attraverso la Politica Agricola Comune (PAC).

La riforma della PAC, in discussione al Parlamento europeo, ha tra le sue priorità la conservazione della biodiversità, con l'introduzione del greening nel primo pilastro, e indica la tutela degli ecosistemi tra gli obiettivi delle misure del secondo pilastro attraverso una efficace gestione della rete Natura 2000. "L'esperienza della Regione Marche è innovativa perché basata sulla partecipazione diretta degli agricoltori nella gestione della azioni necessarie per attuare le misure di salvaguardia all'interno dei siti Natura 2000 coinvolti negli accordi agroambientali, un modello che il WWF ha presentato all'Unione Europea come buona pratica da introdurre anche nel greening previsto dalla riforma della PAC in discussione al Parlamento europeo" ha dichiarato Franco Ferroni, responsabile Policy Aree Protette, Biodiversità e Agricoltura del WWF Italia.

"Come WWF abbiamo subito colto la novità degli accordi agroambientali d'area per la tutela della biodiversità promossi dalla Regione Marche ed abbiamo proposto al Parco Nazionale dei Monti Sibillini la realizzazione di un primo progetto sperimentale, in collaborazione con le Associazioni agricole (Coldiretti, Confagricoltura e Copagri)".
La collaborazione tra Ente Parco, agricoltori e ambientalisti nella gestione di tutte le fasi dell'accordo agroambientale rappresenta la novità della sperimentazione nell'area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Marilisa Romagno
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