01/01/2013 - 01:00

Acquiloni subacquei per produrre energia, ecco Deep Green Principle

Arriva un nuovo strumento in grado di convertire l'energia cinetica delle maree in elettricità, in modo estremamente ottimale e realizzato in maniera del tutto casuale.
Il progetto prende spunto dallo stesso principio utilizzato dal Kitegen (di cui abbiamo già parlato) solo che i progettisti della Minesto, società svedese legata al gruppo Saab, hanno pensato che nell'acqua il risultato in termini di produzione energetica sarebbe potuto essere molto più performante visto che la densità dell'acqua è 832 volte maggiore dell'aria. Nasce quindi Deep Green Principle.
Costituito da un'unica ala di 12 metri e da una turbina sottostante la struttura è collegato al fondale tramite un attacco. Le forze idrodinamiche determinate dalla velocità delle correnti muovono il kit che grazie ad un sistema di controllo esegue una traiettoria rotazionale prestabilita, in maniera tale da ottimizzare la conversione energetica. Ogni unità è dotata di una potenza nominale di 0,5 MW e, date le piccole dimensioni rispetto ad altri impianti o prototipi marini, non richiede fondamenta massicce.
Secondo la Minesto ci sarebbero tutti i presupposti per un'incredibile invenzione in grado di rivoluzionare il concetto di risparmio energetico: "La nuova tecnologia - spiega uno degli ingegneri fautori della scoperta - contribuirà ad un aumento sostanziale delle potenzialità della fonte marina, con la sua capacità di estrarre energia da aree in cui le altre tecnologie sono meno efficienti".
L'unica controindicazione di questa innovativa tecnologia sta nelle potenzialità di utilizzo della strumentalizzazione: un sistema del genere avrebbe tali effetti positivi solo in fondali marittimi simili a quelli britannici, dove le correnti sono pari a 1-2 metri al secondo a una profondità di 6-120 metri. Proprio per questo motivo una delle principali realtà che si è interessata al progetto è, appunto, quella del Ministero dell'Energia Britannico. Si stima che un sistema completo di aquiloni sottomarini possa produrre 18 terawattora annui, sufficienti per assicurare energia a quasi 4 milioni di abitazioni in Gran Bretagna.

 
Tommaso Tautonico
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