01/01/2013 - 01:00

Acqua pubblica: il video degli attivisti in azione

E' partita questa mattina, con l'occupazione del Ministero dell'Economia, l'azione comunicativa degli attivisti del Comitato romano per Acqua Pubblica. Ilmotivo della protesta è la difesa dei referendum vinti nel mese di giugno che sembrano non essere al sicuro.
La preoccupazione che non lascia tranquilli i sonni degli attivisti deriva dal possibile provvedimento che l'attuale governo Monti si sta aprestando ad approvare. Il decreto dovrebbe dare il via libera ad una nuova ondata di privatizzazione dei servizi pubblici. Ormai da giorni il Presidente del Consiglio Monti e i suoi ministri parlano di privatizzazioni alludendo anche ad un intervento sul servizio idrico. Ultimi in ordine di tempo il sottosegretario Polillo secondo cui il referendum è stato "un mezzo imbroglio" e il sottosegretario Catricalà che ha annunciato "modifiche che non vadano contro il voto referendario" alla gestione dell'acqua. Il movimento in difesa dell'acqua pubblica sottolinea che non esiste nessuna liberalizzazione del servizio idrico che rispetti il voto referendario: il 12 e 13 giugno scorsi gli italiani hanno scelto in massa per la gestione pubblica dell'acqua e per la fuoriuscita degli interessi privati dal servizio idrico. Il forum ammonisce il Governo Monti perchè teme che con la scusa di risanare il debito possa aggirare il voto referendario con trucchi e trucchetti quando 27 milioni di italiani si sono espressi per la ripubblicizzazione del servizio idrico.

"Saremo molto attenti alle prossime mosse del Governo Monti - fanno sapere dal forum - sul fronte delle liberalizzazioni, non permetteremo che la volontà popolare venga abbattuta a colpi di decreto, di Antitrust o di direttive europee in stile Bolkestein. Metteremo in campo ogni strumento utile alla difesa dei referendum, a partire dalla campagna di obbedienza civile lanciata da noi del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua". L'applicazione dei referendum è la prima e la più urgente emergenza democratica nel nostro paese, per questo il Forum chiede, come già fatto e sinora senza risposta, un incontro urgente con il Presidente del Consiglio Mario Monti. Nel contempo chiede a tutte le realtà che hanno sostenuto i referendum, ai partiti che da fuori o dentro il Parlamento hanno dato indicazione per il "Sì" ai referendum di giugno, di prendere da subito una netta posizione in difesa del voto democratico del popolo italiano.


Tommaso Tautonico
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