01/06/2016 - 19:00

100.000 italiani in aiuto dei gorilla, vinta la gara di solidarietà

La salvezza dei gorilla che popolano il bacino del Congo ora è più vicina: la lunga maratona di solidarietà lanciata dal WWF durata due settimane si è appena conclusa e ha raggiunto l’obiettivo sperato. Il WWF potrà fermare il bracconaggio nell’area Dzanga-Sanga, nel Bacino del Congo, grazie agli oltre 100.000 italiani che hanno voluto dare il proprio contributo attraverso l’SMS solidale, un gesto corale che verrà messo a frutto da subito in un’area fortemente a rischio bracconaggio e secondo polmone verde del mondo dopo l’Amazzonia.
Siamo grati a tutti coloro che hanno deciso di sostenere con il proprio gesto la nostra battaglia contro i crimini di natura – ha dichiarato Donatella Bianchi, Presidente di WWF Italia – Ora potremo garantire gli strumenti adeguati di sorveglianza contro i bracconieri in un’area dove vivono ancora i meravigliosi gorilla, i maestosi elefanti, un patrimonio che dobbiamo difendere tutti col massimo impegno. L’obiettivo non è solo quello di difendere una biodiversità unica, ma anche di garantire un futuro alle popolazioni locali che hanno ancora bisogno di aiuto per affrancarsi dai bracconieri, dalla povertà e dallo sfruttamento delle loro terre. Il WWF lavora con loro ogni giorno sul campo e si farà portavoce anche dell’importante gesto di solidarietà che in questi giorni è arrivato dagli italiani. I Crimini di Natura vanno fermati ad ogni costo: non a caso l’ONU ha voluto dedicare la prossima Giornata Mondiale dell’Ambiente proprio alla lotta contro il traffico di specie minacciate di estinzione al livello mondiale. I nostri progetti di conservazione svolti da anni nelle aree più preziose del mondo sono la testimonianza concreta del nostro impegno su una sfida globale che minaccia ancora natura e sviluppo sostenibile”.

Il WWF vuole ringraziare anche tutti i partner che hanno aiutato l’associazione a raggiungere questo importante risultato: a partire dai tanti media che hanno garantito una staffetta di appelli con ‘punte’ di sostegno come lo Speciale Oasi di Ambiente Italia-RAI3 trasmesso domenica scorsa. Un ringraziamento speciale ai tanti volontari  e operatori che hanno animato la Giornata Oasi del WWF, momento clou della Campagna, ricordando la campagna ai visitatori e alle aziende come UniCredit, main partner di Giornata Oasi, Auchan e Simply, IKEA Italia ed Eurojersey che sostengono WWF e il Sistema delle Oasi. L’impegno del WWF contro i Crimini di Natura non si ferma: centinaia di migliaia di animali, ogni giorno, muoiono a causa del bracconaggio e dei crimini di natura. Il bracconaggio è una delle piaghe più strazianti nel mondo. Solo in Africa viene ucciso ogni anno il 10% dei gorilla di pianura. Continuano le strage di elefanti di foresta: in 10 anni è scomparso quasi il 70 % degli elefanti del Bacino del Congo. Armi, fucili automatici, trappole e machete saccheggiano il futuro di animali e foreste. Proprio la scorsa settimana un elicottero con a bordo dei rangers che perlustravano il Parco del Kruger è stato abbattuto da sospetti bracconieri. Il commercio illegale di specie è il terzo ‘affare’ globale illegale dopo armi e droga  e alimenta un giro di affari di 23miliardi di dollari l’anno. Secondo le Nazioni Unite questa strage continua e silenziosa minaccia anche la stabilità, la sicurezza e il benessere delle comunità indigene.

La prossima Giornata Mondiale dell’Ambiente, domenica 5 giugno - con lo slogan “Zero tolleranza per il traffico illegale di specie” vedrà il pieno sviluppo della Campagna Wild for Life appena lanciata dall’ONU. Testimonials famosi come la modella brasiliana Gisele Bündchen o il calciatore del Manchester City, Yaya Touré saranno uniti per un impegno globale teso ad arrestare il traffico di specie minacciate di estinzione a livello mondiale e sensibilizzare il grande pubblico su questo argomento. Il paese focus di questa Giornata sarà l’Angola. Questa emergenza planetaria è anche stata segnalata dal rapporto annuale “Frontiers UNEP 2016” dove emerge la drammaticità della situazione del traffico di specie selvatiche.

Il WWF ricorda anche che è stata approvata una risoluzione finale sull’argomento che rende ancora più rafforzata la precedente risoluzione sottoscritta da tutti i paesi nella prima UNEA tenutasi nel 2015, risoluzione che è poi stata ulteriormente ratificata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite tenutasi lo scorso settembre 2015, la stessa che ha anche approvato l’Agenda 2030 con i suoi 17 Sustainable Development Goal. Nel Goal 15 si richiama l’urgenza di agire per mettere fine al bracconaggio e al traffico di specie protette di flora e fauna.
Marilisa Romagno
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