07/05/2024 - 10:37

Direttiva Case Green, le nostre abitazioni sono pronte?

Edilizia sostenibile

 

Lo scorso 12 marzo 2024 il Parlamento Europeo ha approvato in via definitiva la direttiva volta a promuovere l’efficientamento energetico delle abitazioni private con l’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 a effetto serra e il consumo energetico entro il 2030, in vista del raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

green buildings [Immagine di victor217 su Freepik]

Unione Europea: gli obiettivi della Direttiva sull’Efficienza Energetica delle Case Private

La direttiva sull’Efficienza energetica degli edifici (Epbd), frutto di anni di negoziati e consultazioni con gli Stati membri dell’Unione Europea nell’ambito della lotta al cambiamento climatico e alla diminuzione delle emissioni di gas serra, mira a ridurre il consumo di energia e rendere le case più sostenibili attraverso il raggiungimento di diversi obiettivi chiave. Vediamo quali:

  1. Riduzione delle Emissioni: uno degli obiettivi principali è quello di ridurre le emissioni di carbonio derivanti dai consumi energetici delle abitazioni private. Questo sarà cruciale per rispettare gli accordi internazionali sul clima e limitare l’aumento della temperatura globale entro i limiti stabiliti dall’Accordo di Parigi.
  2. Risparmio Energetico: la direttiva mira a promuovere un uso più efficiente dell’energia nelle case private, attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate e pratiche di costruzione sostenibili. Ciò non solo ridurrà le bollette energetiche per i proprietari, ma contribuirà anche a ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche non rinnovabili.
  3. Miglioramento della Qualità delle Abitazioni: un ulteriore obiettivo è di migliorare la qualità degli edifici, garantendo un ambiente più salubre e confortevole per i loro abitanti. Questo può essere ottenuto attraverso l’isolamento termico, l’installazione di finestre ad alte prestazioni energetiche e la promozione di soluzioni di riscaldamento e raffreddamento più efficienti.

In concreto la direttiva europea “case green” prevede che gli Stati membri riducano il consumo di energia degli edifici residenziali già esistenti del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035. Il 55% di questa riduzione di energia consumata dovrà essere ottenuta tramite la ristrutturazione del 43% degli immobili con le prestazioni peggiori. Tutti gli edifici esistenti dovranno raggiungere la classe energetica E entro il 1° gennaio 2030 e D entro il 2033. Per quanto riguarda i nuovi edifici residenziali, questi dovranno essere a emissioni zero già dal 2030.

In particolare, per quanto riguarda il riscaldamento si prevede il divieto di utilizzo di combustibili fossili entro il 2035 e l’abolizione di sussidi per l’installazione di boiler a combustibili fossili entro il 2024.

Restano a ogni singolo Paese dell’Unione tutte le decisioni per la definizione di appositi piani nazionali per raggiungere importanti questi obiettivi.

Come adeguarsi alla direttiva sulle case green

Per adeguarsi alla nuova direttiva UE sull’efficienza energetica delle case private, i Governi, gli operatori del settore edilizio e infine i diretti proprietari dovranno adottare una serie di misure, i cui finanziamenti sono ancora tutti da stabilire. Vediamo quali:

  1. Valutazione Energetica: è fondamentale condurre uno studio energetico completo degli edifici esistenti per identificare le aree in cui è possibile migliorare l’efficienza energetica. Questo può essere fatto attraverso l’ausilio di esperti del settore o utilizzando strumenti di valutazione energetica disponibili online.
  2. Ristrutturazione e Retrofitting: per gli edifici esistenti sarà necessario apportare miglioramenti strutturali e tecnologici per ridurre il consumo energetico. Ciò potrebbe includere l’installazione di isolamento termico, l’aggiornamento degli impianti di riscaldamento e raffreddamento e la sostituzione delle finestre con modelli ad alte prestazioni energetiche.
  3. Adozione di Tecnologie Verdi: l’installazione di tecnologie a basso impatto ambientale, come pannelli solari di ESTG, pompe di calore e sistemi di ventilazione controllata, può contribuire significativamente a migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni private. In molti casi, queste tecnologie possono anche essere supportate da incentivi fiscali e finanziamenti agevolati.
  4. Educazione e Consapevolezza: è fondamentale sensibilizzare i proprietari di abitazioni e gli operatori del settore edilizio sull’importanza dell’efficienza energetica e sulle opportunità disponibili per migliorare le proprie abitazioni. Programmi di formazione e campagne d’informazione possono svolgere un ruolo chiave nel promuovere una maggiore consapevolezza e adozione di pratiche sostenibili.

Conclusione

Concludendo, la nuova direttiva UE sull’efficienza energetica delle case private rappresenta un’importante opportunità verso un futuro più sostenibile ed eco-friendly. Tuttavia, il successo di questa iniziativa dipenderà dall’impegno e dalla collaborazione di tutti gli attori coinvolti, a cominciare dai Governi nazionali, le autorità locali, i professionisti del settore edilizio e, infine, i proprietari delle abitazioni. Di quali e quanti finanziamenti e incentivi potranno godere i cittadini proprietari di case è ancora tutto da vedere.

Ma è una cosa è certa e sicura: investire nell’efficienza energetica delle nostre case non solo porterà benefici ambientali e per la salute collettiva, ma anche vantaggi economici e sociali a lungo termine per tutti quanti.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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